top of page

INSPIRATIONS

Philip Lorca diCorcia è fra i primi a utilizzare

 

un’estetica che fonde elementi di fotografia

 

documentaria con la messa in scena: la sua è

 

una rappresentazione teatrale del reale, che indaga

 

l’autentico, il profondo, la vera essenza dell’essere

 

attraverso il suo contrario – l’inautentico, la banalità

 

del quotidiano. Cammina su quella sottile linea tra

 

realtà e finzione, regalandoci sia immagini

 

esteticamente perfette ma anche nascondedovi un

 

contenuto spesso sociale o politico.

Philip Lorca diCorcia

Gregory Crewdson

Le fotografie di Gregory Crewdson rappresentano le

 

pulsioni oscure come in un film, secondo alcuni a

 

volte meglio di un film.

 

Le sue sono "inquadrature bloccate", il fermo

 

immagine di una situazione, quello che ci rimane

 

quando mettiamo in pausa un film. 

 

Le sue sono complesse messe in scena preparate

 

accuratamente, su set da atmosfere rarefatte, per

 

ottenere opere libere all'interpretazione di chi

 

guarda. Ancora abbiamo la contrapposizione tra vita

 

e fantasia, in un'atmosfera onirica e inquietante in

 

cui si stagliano questi corpi immobilizzati.

ERWIN OLAF

Erwin Olaf ha scoperto già durante gli studi che la

 

realtà non lo interessava  quanto invece ricostruire  e

 

trasmettere attraverso le immagini il proprio mondo

 

interiore. Le sue immagini lavorano su diversi livelli,

 

oltre a essere esteticamente perfette, ben composte,

 

posseggono sempre un dettaglio che ci spinge a

 

interrogarci su determinati temi sociali. Gli eventi

 

sono sospesi nel tempo, vorrebbe riprodurre con la

 

fotografia quello che è la capacità di emozionare del

 

cinema. Vuole riprodurre emozioni di un secondo,

 

come fossero in un istante, un film.

bottom of page